Perché gli scioperi dei rifiuti funzionano

Rivelando le disuguaglianze sociali e rendendo visibile la disfunzione urbana, gli scioperi dei servizi igienico-sanitari come quello che sta tormentando Parigi possono essere strumenti efficaci per il cambiamento – e segni di una discordia più ampia.

I rifiuti si accumulano nelle strade vicino alla cattedrale di Notre Dame a Parigi.

Foto di Bertrand Guay/AFP tramite Getty Images

È difficile non rimanere scossi dalle foto scattate questa settimana nelle strade di Parigi piene di spazzatura. A causa di uno sciopero degli operatori sanitari, i marciapiedi della capitale francese sono diventati depositi di stoccaggio per la spazzatura non raccolta, con la solitamente imponente banchina della Senna trasformata temporaneamente in un vicolo puzzolente e brulicante di topi. Collocati su uno sfondo di eleganza architettonica familiare a livello internazionale, i mucchi di spazzatura sembrano essere segni di una città in crescente collasso – prova, come ha dichiarato questa settimana il titolo di un saggio del filosofo francese Gaspard Koenig, che “Ratatouille era un documentario”.

La realtà dietro le immagini è, come al solito, più complessa. Piuttosto che una forma specificamente parigina di disfunzione pubblica (gli scioperanti hanno il sostegno del sindaco di Parigi Anne Hidalgo), la spazzatura non raccolta è una manifestazione particolarmente matura dell’ondata di azioni sindacali a livello nazionale che stanno chiudendo parti sostanziali delle infrastrutture francesi da alcuni anni. giorni. La questione che ha scatenato l’azione è la determinazione del presidente Emmanuel Macron ad aumentare l’età pensionabile nazionale da 62 a 64 anni, un piano portato avanti ieri per decreto presidenziale – aggirando il consueto voto del parlamento francese, una mossa legale ma altamente controversa.